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Il running: un aiuto contro stress e ansia

Stress e ansia sono, ormai, due realtà che caratterizzano il mondo odierno e che riguardano tutti noi, più o meno da vicino. Vivendo a ritmi sempre più elevati, siamo costantemente colpiti non solo da stimoli, ma anche da preoccupazioni e incertezze di ogni genere, con una conseguente sensazione di oppressione, come se ci sentissimo con le spalle al muro o addirittura in “caduta libera”. Ebbene, è stato provato che la corsa, insieme ad altri sport aerobici, contribuisce a tenere sotto controllo la negatività affiorante dall’accumulazione di stress e ansia, permettendo il mantenimento di un umore positivo!

Una doverosa premessa

Trattandosi di problematiche che possono arrivare a causare disturbi psicofisici anche molto gravi, si vuole sottolineare, innanzitutto, che di seguito ci si rivolge a persone colpite da leggeri stati di ansia e stress e non a tutte quelle affette da patologie diagnosticate. Il running può aiutare notevolmente, ma non è una vera e propria “cura”, per cui si raccomanda in ogni caso di rivolgersi a uno psicoterapista in modo da essere guidati nel migliore dei modi.  

 

Cosa succede a livello cerebrale?

In un certo senso, il cervello umano può essere paragonato al pannello di controllo del computer: dopo aver ricevuto e sintetizzato le informazioni provenienti dall’esterno, è il luogo in cui le idee, le sensazioni e gli stati d’animo che ne derivano iniziano a prendere forma. È necessario, dunque, andare ad agire a livello cerebrale per far sì che si possano attuare delle variazioni sull’umore, esattamente come fa il running, producendo significativi effetti sul cervello, sia nel breve sia nel lungo periodo. Mentre nell’immediato post corsa si assiste “solamente” a un temporaneo aumento del livello di endorfine, definite neurotrasmettitori del benessere, nel lungo periodo, invece, si notano le conseguenze maggiori, poiché avviene un lento e leggero mutamento nella struttura cerebrale, che causa un incremento della serotonina e della neurogenesi, corrispondente alla nascita di nuove cellule nervose. Viene da sé che l’area più interessata da queste reazioni chimiche è quella dell’ippocampo, che muta di grandezza in base all’umore: più si è ansiosi e stressati più si rimpicciolirà, più si è rilassati e tranquilli più si ingrandirà.

Cosa succede nella quotidianità?

Per chi soffre di stati di stress e ansia, non è affatto semplice ritagliarsi momenti di relax mentale all’interno delle proprie giornate: la loro mente viaggia tra pensieri spesso ricorrenti e negativi, non riuscendo a lasciarli andare per fare spazio ad altre considerazioni e riflessioni più positive. Il running contribuisce in larga misura a “staccare il cervello”, a “resettarlo” quasi, in modo tale che si alleggerisca dei pesi gravosi che è spesso costretto a portare e sotto la cui pressione può arrivare al cedimento. Il distacco mentale lontano da inquietudini e ansie permette di raggiungere non solo una buona dose di rilassamento, ma anche un atteggiamento più positivo verso ciò si deve affrontare quotidianamente. L’introduzione di un’abitudine come quella della corsa, infatti, rappresenta un’ulteriore spinta per tutti coloro che, soffrendo d’ansia e risentendo spesso di un umore negativo, hanno bisogno di maggiori appigli e motivazioni positive per vivere attivamente e pienamente le proprie giornate.