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Correre in gravidanza fa male?

Sono in molte le donne che si chiedono se correre in gravidanza possa causare danni al bambino o a loro stesse, vediamo quindi di risolvere dubbi e incertezze riguardo a questo delicato tema. Tuttavia è d’obbligo fare una premessa: è importante ricordare che ogni caso è a sé ed è da valutare singolarmente, di conseguenza prima di ogni altra cosa è bene rivolgersi al proprio medico ginecologo.

Il “lascia passare” del medico

Nei casi di gravidanze prive di complicazioni, il medico è il primo a consigliare alla donna di rimanere il più attiva possibile in modo da non diventare troppo sedentaria, con il rischio di prendere troppo peso e di causare danni a lei e al bambino. Il running può essere un’ottima soluzione, soprattutto se già prima di rimanere incinta lo si svolgeva abitualmente. Non ci sono, infatti, particolari controindicazioni, basta solo procedere con la dovuta cautela ascoltando il proprio corpo con la massima attenzione. Ad esempio, mentre è più probabile che durante il primo trimestre di gravidanza si registri un minor affaticamento durante l’esercizio fisico, successivamente è normale accusarne di più, anche a causa di un maggior carico gravante su muscoli e articolazioni. È fondamentale, quindi, essere consapevoli di se stesse e, soprattutto, non strafare, magari alternando la corsa a sedute di camminata.

Prima cosa: l’equipaggiamento

Potrà sembrare banale, ma avere a disposizione una buona attrezzatura spesso e volentieri fa la differenza. Ciò vale a maggior ragione per una donna in dolce attesa, che deve essere adeguatamente equipaggiata per un allenamento di running. Innanzitutto bisogna scegliere un paio di scarpe adatto a supportare la caviglia e ad avare una buona trazione, tenendo anche conto del possibile gonfiore ai piedi durante la gravidanza, fastidio che accomuna molte donne. È anche consigliabile acquistare un reggiseno sportivo regolabile e non stringente, in modo che si possa allargare nel corso delle settimane adattandolo alle misure crescenti del seno. Infine, è fondamentale ricordarsi di usare un abbigliamento traspirante in un tessuto non troppo pesante, per fare in modo che il corpo non si surriscaldi eccessivamente. In merito a ciò, le donne in gravidanza devono prestare molta attenzione alle temperature elevate, preferendo andare a correre nei mesi invernali se possibile, o in alternativa alla mattina presto o alla sera.    

Seconda cosa: l’alimentazione

Per correre in sicurezza durante la gravidanza, è necessario che una donna stia particolarmente attenta all’alimentazione, in modo da fornire i nutrienti adeguati a lei e al bambino. Per questo è consigliabile per una futura mamma che vuole tenersi in esercizio un aumento dell’apporto calorico giornaliero, evitando troppe ore di digiuno, ma sempre e comunque previa consultazione medica. In generale, si raccomanda di consumare latticini, frutta e verdura in abbondanza per fornire al corpo un adeguato apporto di calcio e vitamine e di non eccedere con le proteine in un unico pasto, dilazionandole invece lungo la giornata. Si suggerisce, inoltre, di preferire l’olio di oliva ad altri tipi di condimenti grassi e di mangiare dolci subito dopo la corsa. Attenzione a non prendere sottogamba l’idratazione, per cui è bene bere molta acqua, soprattutto nei giorni di allenamento, almeno 2,5 l.

I possibili benefici

Contro ogni sospetto, il running può portare diversi benefici alle donne in dolce attesa. Non solo aiuta a mantenere un buono stato psico-fisico generale e a non aumentare di peso in modo eccessivo, bensì anche ad attenuare mal di schiena e stipsi e a ridurre il rischio di incorrere in un parto cesareo, in trombosi e in diabete gestazionale.