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Alimentazione: come rompere la monotonia a tavola

Cosa succede al nostro rapporto con il cibo? Ci siamo adagiati su una spesa ripetitiva e su preparazioni e cotture che si ripetono sempre uguali a loro stesse. Ma rompere la monotonia a tavola e guadagnarne in salute è possibile.

Esploriamo le risorse che la natura ci offre

La natura ci offre grande ricchezza di cereali (mais, frumento, avena, riso, orzo, segale, farro, kamut) e pseudocereali (grano saraceno, amaranto, chia e quinoa). Ci sono tantissimi semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, anacardi, arachidi, pistacchi, pinoli, noci brasiliane, pechan). Ritroviamo monotonia anche nella scelta dei condimenti.

Tre consigli per rompere la monotonia a tavola

– Manteniamo la curiosità: quando vediamo un nuovo biscotto, investiamo tre minuti per leggerne l’etichetta, verificando il tipo di farina, la scelta dei grassi utilizzati, la qualità e la quantità degli zuccheri. Se compare una nuova pasta o un nuovo chicco, andiamo a leggere se conserva la completezza del cereale naturale, cercando la scritta “integrale”.

– Varietà dei sapori: sui primi la scelta è molto ampia, come visto. Ma spesso tendiamo a denigrare i legumi, che sono invece un piatto meraviglioso: ceci, fagioli, lenticchie e piselli possono arricchire un’insalata o costituire un completamento dei cereali nei piatti tradizionali (pasta e fagioli, risi e bisi). E con frutta e verdura? Abbiamo una grande varietà: dalla dolcezza della frutta estiva alla verdura come cicoria, melanzane, carciofi e broccoli.

– Varietà degli stimoli: la ripetitività nutrizionale può anche amplificare una nostra personale difficoltà nella gestione di un cibo, fino a sfociare in disturbi sempre più evidenti.

Fonte: Correre.it